STREET ART: A BREVE IL CONCORSO DI IDEE PER INGAGGIARE GLI ARTISTI
Pubblicata il 24/02/2022
Dal 24/02/2022 al 11/05/2022
Non era il “putto” di Banksy come qualcuno aveva voluto far credere, ma di altra buona fattura.
È certo che la Street Art è arte contemporanea, un forma stizzosa, provocatoria e anticonformista, unica nel suo genere che non può e non deve essere rinchiusa in nessuna gabbia.
Ma le istituzioni quando e dove funzionano ancora hanno il dovere di amministrare e tutelare una comunità dinanzi a messaggi che potrebbero non essere compresi da tutti fino in fondo.
Si è parlato troppo a sproposito di questa vicenda confondendo l’espressione artistica con una pratica molto più frequente dalle nostre parti: imbrattare i muri spesso con scritte volgari e per altri scopi.
La Street Art, la città di Polistena non l’ha mai davvero conosciuta. Per questo la scelta dell’Amministrazione Comunale di partecipare al bando della Città Metropolitana proprio per ottenere fondi per la promozione della Street Art è una scelta chiara e rivoluzionaria, in discontinuità con il passato.
Abbiamo presentato, noi, per la prima volta della storia di questa comunità, un progetto denominato FATA individuando 4 luoghi: muro di via vescovo Morabito, muro di contenimento di via Rocco Pizzarelli, muro sovrastante l’Anfiteatro Comunale e muro perimetrale del palazzetto dello sport, sperando di poter sperimentare con successo questa forma artistica, ripetiamo, per la per la prima volta. Nei prossimi giorni pubblicheremo il bando per ingaggiare gli artisti che potranno parteciparvi da singoli, in gruppo, con scuole o associazioni.
Non siamo una metropoli e forse certe forme di arte sui nostri territori devono ancora essere assimiliate, ma è inaccettabile tacciare di oscurantismo chi, come noi, ha avuto la visione giusta sulla movida dei giovani, ad esempio, per la quale non abbiamo forse subito un’aggressione continua?
Abbiamo, ho resistito e con i giusti correttivi si è cercato di tutelare questo fenomeno culturalmente avanzato, che rende viva e vivibile la nostra città anche di notte.
Bigotti e oscurantisti sono coloro che fanno due pesi e due misure pur di colpire e strumentalizzare l’altro. Contestano la movida e salvano le banane notturne.
No. Non ci stiamo. Polistena ha rappresentato e rappresenta in questo una punta avanzata. Oggi è considerata per molti l’anomalia, una delle poche Amministrazioni non allineate al sistema e al “benpensare” corrente e molto ripagante nella politica e nelle istituzioni attuali.
E la storia di ognuno di noi non si cancella, abbiamo scelto anche oggi consapevolmente di sostenere la STREET ART già prima del “Banskie” nostrano, cogliendo la possibilità offerta dalla Città Metropolitana che in queste settimane sta ospitando una mostra dedicata alla Street Art proprio di Banksy. I graffiti di questi giorni a Polistena forse rappresentano anche un modo di pubblicizzarla? Può essere.
La Street Art può esprimere qualunque messaggio ma la volgarità nelle sue molteplici declinazioni non siamo convinti (dal primo istante) sia nelle corde o frutto del Banksy, il quale in nessuno dei suoi capolavori sparsi per le metropoli del mondo ha mai pensato di rappresentare il nudo di una bellissima opera d’arte sostituendo il pene con delle banane giganti o dei falli enormi.
Ora che si è giunti ad una specie di pacificazione con l’ultimo “affresco” di stanotte, bisogna evitare l’emulazione.
Scrivere sui muri è sbagliato.
Scrivere o rappresentare oscenità non ha nulla a che fare con l’arte.
Sul punto ci siamo:
SI ALL’ARTE, NO AL VANDALISMO.
Artisti, fatevi avanti…😉
È certo che la Street Art è arte contemporanea, un forma stizzosa, provocatoria e anticonformista, unica nel suo genere che non può e non deve essere rinchiusa in nessuna gabbia.
Ma le istituzioni quando e dove funzionano ancora hanno il dovere di amministrare e tutelare una comunità dinanzi a messaggi che potrebbero non essere compresi da tutti fino in fondo.
Si è parlato troppo a sproposito di questa vicenda confondendo l’espressione artistica con una pratica molto più frequente dalle nostre parti: imbrattare i muri spesso con scritte volgari e per altri scopi.
La Street Art, la città di Polistena non l’ha mai davvero conosciuta. Per questo la scelta dell’Amministrazione Comunale di partecipare al bando della Città Metropolitana proprio per ottenere fondi per la promozione della Street Art è una scelta chiara e rivoluzionaria, in discontinuità con il passato.
Abbiamo presentato, noi, per la prima volta della storia di questa comunità, un progetto denominato FATA individuando 4 luoghi: muro di via vescovo Morabito, muro di contenimento di via Rocco Pizzarelli, muro sovrastante l’Anfiteatro Comunale e muro perimetrale del palazzetto dello sport, sperando di poter sperimentare con successo questa forma artistica, ripetiamo, per la per la prima volta. Nei prossimi giorni pubblicheremo il bando per ingaggiare gli artisti che potranno parteciparvi da singoli, in gruppo, con scuole o associazioni.
Non siamo una metropoli e forse certe forme di arte sui nostri territori devono ancora essere assimiliate, ma è inaccettabile tacciare di oscurantismo chi, come noi, ha avuto la visione giusta sulla movida dei giovani, ad esempio, per la quale non abbiamo forse subito un’aggressione continua?
Abbiamo, ho resistito e con i giusti correttivi si è cercato di tutelare questo fenomeno culturalmente avanzato, che rende viva e vivibile la nostra città anche di notte.
Bigotti e oscurantisti sono coloro che fanno due pesi e due misure pur di colpire e strumentalizzare l’altro. Contestano la movida e salvano le banane notturne.
No. Non ci stiamo. Polistena ha rappresentato e rappresenta in questo una punta avanzata. Oggi è considerata per molti l’anomalia, una delle poche Amministrazioni non allineate al sistema e al “benpensare” corrente e molto ripagante nella politica e nelle istituzioni attuali.
E la storia di ognuno di noi non si cancella, abbiamo scelto anche oggi consapevolmente di sostenere la STREET ART già prima del “Banskie” nostrano, cogliendo la possibilità offerta dalla Città Metropolitana che in queste settimane sta ospitando una mostra dedicata alla Street Art proprio di Banksy. I graffiti di questi giorni a Polistena forse rappresentano anche un modo di pubblicizzarla? Può essere.
La Street Art può esprimere qualunque messaggio ma la volgarità nelle sue molteplici declinazioni non siamo convinti (dal primo istante) sia nelle corde o frutto del Banksy, il quale in nessuno dei suoi capolavori sparsi per le metropoli del mondo ha mai pensato di rappresentare il nudo di una bellissima opera d’arte sostituendo il pene con delle banane giganti o dei falli enormi.
Ora che si è giunti ad una specie di pacificazione con l’ultimo “affresco” di stanotte, bisogna evitare l’emulazione.
Scrivere sui muri è sbagliato.
Scrivere o rappresentare oscenità non ha nulla a che fare con l’arte.
Sul punto ci siamo:
SI ALL’ARTE, NO AL VANDALISMO.
Artisti, fatevi avanti…😉
Per l’Amministrazione Comunale
IL SINDACO Dott.Michele Tripodi
