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RAPPORTO "ISTISAN" SULLA CALABRIA AVVELENATA DAI RIFIUTI Il SIndaco di Polistena Michele Tripodi scrive una lettera aperta al Ministro della Salute ed al Governatore della Calabria.

Pubblicata il 28/02/2018

Al Ministro della Salute

Beatrice Lorenzin

ROMA

 

Al Governatore della Calabria

Mario Oliverio

CATANZARO

OGGETTO: SITI INQUINATI. LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA SALUTE ED AL GOVERNATORE DELLA CALABRIA

Nei giorni scorsi abbiamo appreso la notizia diffusa dai mezzi di informazione circa l’esistenza di un rapporto redatto dall’istituto superiore di Sanità (Itisan).

Sono diverse le zone indicate in Calabria ove, secondo il rapporto, sarebbero stati sversati rifiuti inquinanti con conseguente contaminazione dell’ambiente circostante.

Tra queste, esisterebbe un sito nel territorio del comune Polistena ad alto rischio, indicato tra i 18 più pericolosi documentati nel rapporto.

Siamo preoccupati per questa notizia, che conferma come più in generale vaste zone del territorio calabrese, siano state contaminate e divenute vere e proprie discariche abusive della ndrangheta.

Come più di un’inchiesta giudiziaria ha documentato in Calabria e nel Mezzogiorno le mafie hanno monopolizzato per anni il traffico illegale di rifiuti, facendo affari sullo smaltimento ed infischiandosi dei danni che tale attività criminale avrebbero portato in seguito alla salute delle persone.

In siffatto contesto, appare necessario che il Ministero della Salute renda pubblici i dati del rapporto dell’Itisan, ente sottoposto a vigilanza ministeriale, dettagliando luoghi, contesti, tipo di rifiuti ed eventuali responsabilità.

In particolare si domanda quale sia l’esatta individuazione del sito censito nel territorio di Polistena.

Occorre inoltre che la Regione Calabria proceda contestualmente ad una mappatura dettagliata dei siti contaminati, compiendo le operazioni di caratterizzazione del rifiuto e finanziando le relative operazioni di bonifica ambientale.

E’ il minimo che si possa chiedere in una regione come la Calabria che, dopo essere stata avvelenata, vede negare il diritto dei cittadini a curarsi nei propri ospedali, con una sanità inadeguata a reggere il peso di tutte quelle patologie gravi derivanti da queste forme di inquinamento ambientale provocato.

Considerando l’estrema importanza della questione che riguarda una problematica di interesse generale nonché di incolumità pubblica, siamo certi di un positivo quanto urgente riscontro.

 

Per l’Amministrazione Comunale

IL SINDACO – Dott. Michele Tripodi


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Allegato SITI CONTAMINATI_lettera aperta del sindaco.pdf 353.7 KB

Categorie Ambiente

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