PRIMO GIORNO DI SCUOLA. L'AUGURIO DEL SINDACO MICHELE TRIPODI
Pubblicata il 17/09/2018
L’ENTUSIASMO DEL PRIMO GIORNO DI SCUOLA.
AUGURI A TUTTI. E FORZA!
Oggi, suona la campanella per milioni di studenti. In queste ore bambini e bambine, ragazze e ragazzi, insegnanti, docenti, lavoratori della scuola, ausiliari e genitori, anche nella nostra città, così come in altri luoghi d’Italia, sentono un’ansia quasi mistica circondata da tante emozioni belle e contrastanti, tutte da vivere e scoprire.
Auguro a tutti il migliore inizio di anno scolastico possibile, sperando che la scuola nel nostro Paese, sia ancora una volta maestra di vita, di formazione, di crescita morale e civile per ognuno dei suoi protagonisti.
L’inizio dell’anno scolastico 2018-2019 capita in un momento temporale dove i valori costituzionali dell’istruzione pubblica, aperta e laica, della cultura come espressione della libertà, del sapere quale strumento di conoscenza collettiva, del pensiero come forza di trasformazione della società e del cambiamento, sembrano quasi annientati o dispersi nell’ignoranza e nel pressapochismo generalizzante.
Allora, nel primo giorno di scuola ci piace oggi più che mai ribadire: Viva la scuola pubblica, ma soprattutto, viva i giovani, ai quali raccomando, ancora e sempre, di studiare e “crescere come buoni rivoluzionari”.
In bocca al lupo!
AUGURI A TUTTI. E FORZA!
Oggi, suona la campanella per milioni di studenti. In queste ore bambini e bambine, ragazze e ragazzi, insegnanti, docenti, lavoratori della scuola, ausiliari e genitori, anche nella nostra città, così come in altri luoghi d’Italia, sentono un’ansia quasi mistica circondata da tante emozioni belle e contrastanti, tutte da vivere e scoprire.
Auguro a tutti il migliore inizio di anno scolastico possibile, sperando che la scuola nel nostro Paese, sia ancora una volta maestra di vita, di formazione, di crescita morale e civile per ognuno dei suoi protagonisti.
L’inizio dell’anno scolastico 2018-2019 capita in un momento temporale dove i valori costituzionali dell’istruzione pubblica, aperta e laica, della cultura come espressione della libertà, del sapere quale strumento di conoscenza collettiva, del pensiero come forza di trasformazione della società e del cambiamento, sembrano quasi annientati o dispersi nell’ignoranza e nel pressapochismo generalizzante.
Allora, nel primo giorno di scuola ci piace oggi più che mai ribadire: Viva la scuola pubblica, ma soprattutto, viva i giovani, ai quali raccomando, ancora e sempre, di studiare e “crescere come buoni rivoluzionari”.
In bocca al lupo!